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IL PONTE SUL TICINO E L’AMBIENTE

Grazie alla propria conformazione idromorfologica, Turbigo può vantare due nuclei storici detti Turbigh in Sü e Turbigh in Giò. La parte alta si trova sul livello della pianura, mentre la parte bassa si è sviluppata nella valle del Ticino. Elemento caratterizzante del territorio è l’acqua che fin dal passato è stata fonte di lavoro grazie ai raccoglitori di sassi bianchi, alla navigazione con barconi, alla macina dei mulini, all’alimentazione delle centrali idroelettriche. Per traghettare sul Ticino fu costruito nel 1000 d.C. un ponte in legno distrutto circa due secoli dopo: oggi ne rimangono solo pochi resti tra cui il basamento di una pila, sito in località Villaria. Il ponte di ferro fu realizzato nel 1887, bombardato dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale e in seguito ricostruito. A pochi metri dal ponte si trova la Colonia Elioterapica costruita nel 1931, un’estesa area verde di proprietà comunale. A nord è stato ripristinato il collegamento con il Sentiero E1 grazie all’installazione, in località Tre Salti, di un ponte tibetano, lungo circa 70 metri e sospeso a 8 metri di altezza. Il Sentiero E1 è il più grande sentiero europeo che, da Capo Nord in Norvegia a Capo Passero in Sicilia, ha uno sviluppo complessivo di 6000 km, 100 dei quali attraversano anche il Parco del Ticino. Il Sentiero E1 continua anche a sud dell’area ex Vita Mayer con il Sentiero del Bosco Americano e del Bosco delle Faggiole, zona di grande valore naturalistico e paesaggistico.