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Itinerario artistico-culturale: Ticino, Naviglio e Palazzo De Cristoforis-Gray

Il territorio di Turbigo è posto al limite occidentale della Lombardia, sulla sinistra del fiume Ticino, a circa 40 km da Milano. L´ambiente geografico è caratterizzato da una profonda piana alluvionale, su cui si innalzano tre terrazzamenti, i quali determinarono anticamente la formazione di due insediamenti “in costa”, probabilmente lungo tratturi protostorici paralleli alla valle del Ticino.
Il tratto di Ticino che si trova nel territorio comunale ha una particolare bellezza, per la presenza dell´isola del Mulino del Pericolo e per il sinuoso percorso, che muta rapidamente a causa delle piene impetuose.
Dal terzo terrazzamento fluviale, nella parte alta del paese, l´ampia visione della valle termina all´orizzonte sulla maestosa e solenne catena innevata delle Alpi, che poi sfuma nei toni sempre mutevoli dei grigi e dei verdi delle Prealpi.

Sulla sponda sinistra del Ticino, a sud della strada statale 341, si affaccia l´area di proprietà comunale “Vita Mayer” (dal nome della nota cartiera). Quest´area, di circa 400.000 mq, è caratterizzata non solo dall´esistenza di specie animali e vegetali di particolare valore ecologico, ma anche dalla presenza della Pila del Ponte bassomedievale, attribuita alla seconda metà del XII secolo, ed è attraversata da un sistema di acque, comprendente una roggia ed un laghetto artificiale, e da una rete di percorsi e sentieri che ne collegano le diverse parti. L´area è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione ambientale promosso dall´Amministrazione Comunale e dal Parco del Ticino, che ne ha previsto il recupero naturalistico e turistico-ricettivo.
Sulla stessa sponda del Ticino, ma a nord della S.S. 341, si trova la Colonia Elioterapica, un´estesa area verde, sempre di proprietà comunale, attrezzata per picnic e tempo libero all´aperto. Per informazioni sui periodi e gli orari di apertura rivolgersi in Comune (tel. 0331 899143).
Più vicino al centro del paese, affiancato da una bella pista ciclabile immersa nel verde del Parco del Ticino, scorre invece il Naviglio Grande, che porta fino a Milano e che rientra in quel Sistema dei Navigli Lombardi la cui riqualificazione e valorizzazione è l´obiettivo della Società Navigli Lombardi s.c.a.r.l., società creata nel 2003 per iniziativa della Regione Lombardia e alla quale anche il Comune di Turbigo ha aderito.

Da questa imponente rete di acque, da cui si snodano altri canali irrigui, fontanili e rogge (Pietra, Arno e del Molino), si innescò, agli inizi del secolo scorso, lo sviluppo “energetico” del paese. Nel settembre del 1904 le acque del Naviglio Grande furono deviate dall´alveo secolare e fatte defluire nel nuovo Canale Industriale, attraverso il quale avrebbero prodotto - con l´impianto idroelettrico di Turbigo, oggi dedicato a Guglielmo Castelli - una rilevante forza motrice (10 MW). Nel 1922 questa “fabbrica madre” diede alla luce il Turbighetto (900 kW), primo esempio in Italia di impianto idroelettrico comandato a distanza. Infine, nel 1928 Turbigo fu scelta per impiantarvi il primo impianto termoelettrico (30 MW). Tutte queste “presenze” potrebbero costituire un “Parco dell´Energia” volto alla valorizzazione delle 4 centrali esistenti nel territorio comunale (di cui tre operative), che hanno in comune l´elemento distintivo di Turbigo: l´acqua.
Oltre ad itinerari di tipo prevalentemente naturalistico, Turbigo offre ai suoi visitatori numerosi antichi manufatti di particolare interesse, a partire dal Ponte sul Naviglio (XVII sec.), un ponte a tre arcate in mattoni a vista, retto da due robuste pile in blocchi di granito, i cui archi hanno mantenuta intatta nel tempo la loro monumentalità, e nei cui pressi rimangono ben visibili i resti dell´antica Dogana Austriaca.
All´interno del paese sorgono poi diversi edifici storici e dimore gentilizie che testimoniano la ricca storia di questo territorio.

La strada principale di Turbigo è via Allea, che continua in via Roma fino a Palazzo De Cristoforis-Gray.
Il Palazzo de Cristoforis, attualmente di proprietà comunale nonché sede del Comune, ubicato nelle vicinanze del Naviglio Grande, comprende un edificio cinquecentesco lungo la via Roma appartenuto alla famiglia milanese dei Piatti, di cui resta all´interno un bel camino in pietra decorato in altorilievo con gli emblemi del casato e sulla cui cappa appare la “Dama della Fenice”, l´affresco più antico del paese datato 1560; le operazioni di restauro del dipinto, terminate nel giugno 2003, hanno consentito una straordinaria duplice lettura dello stesso. Nell´estremità verso il Naviglio, sotto il livello del piano terra è collocata la ghiacciaia lombarda, un curioso manufatto a cupola del XVI secolo destinato alla conservazione del ghiaccio e, di conseguenza, degli alimenti deteriorabili ad uso della comunità di allora. Sul lato sud del cortile principale si innesta la villa settecentesca con portico a due colonne e loggia con affreschi di inizio Ottocento rappresentanti vedute di paesaggi classici entro fregi a cartoccio e a festone nonché gli stemmi gentilizi delle famiglie che si sono avvicendate nella proprietà del complesso: i Piatti, i De Cristoforis, i Piantanida.

Sul retro si apre il grande parco (9.600 mq) che ha ingresso da Vicolo dello Sport e comunica con la biblioteca civica, collocata in cinque sale a piano terra del palazzo.
Di presumibile origine seicentesca su impianto del giardino all´italiana, il parco è pervenuto nella forma romantica ottocentesca. Luogo di sosta all´ombra di cedri, tigli, bagolari, carpini, ospita un´area dedicata ai bambini ed è aperto al pubblico anche negli orari del Centro Ricreativo De Cristoforis-Gray, che vi trova sede. In una attigua costruzione trovano di recente collocazione l´Info Point Turistico, che fa capo alla biblioteca civica, e tre significative associazioni locali.






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