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Adua (ex Grassi)

Adua (ex Grassi)


La Via Adua collega la Via Cotonificio con Via Libertà. Un tempo era una Via privata, denominata con il nome e cognome di un maggiorente turbighese, il commendatore Paolo Grassi. Fu aperta negli anni 1894-95 su un terreno di proprietà, appunto, Grassi. In seguito, la Via divenne a uso pubblico, perciò nel 1932, la Commissione Comunale di Toponomastica, ne cambiò la denominazione in quanto, come scrisse il podestà Carnevali in una lettera del 19 agosto 1935 alla Regia Prefettura di Milano, “perché tal nome Grassi appartiene ad un fallito e pertanto la Commissione non reputò più oltre decoroso mantenerlo in vista al pubblico”.
Il Grassi (1) era stato il primo ad impiantare una conceria a Turbigo, nell'area del Castello (di cui era divenuto proprietario), per la produzione di pelli per guanti e fece le veci del Sindaco durante gli anni della Grande Guerra. Un notabile del paese, l’unico a possedere un'auto negli anni di guerra. Poi la fortuna girò e passò dalle stelle alle stalle. Dopo aver venduto alcune proprietà (tra cui il terreno per l'ampliamento del cimitero al Comune), negli Anni Venti del Novecento la conceria fallì (curatore fallimentare l'avvocato Camillo Bianchi di Legnano), lasciandolo sul lastrico. Le figlie cercarono di risollevare le sorti della famiglia, ma non ci riuscirono.
Nel 1932, la denominazione proposta dal podestà Carnevali – in sostituzione di quella di 'Paolo Grassi' – fu quella di 'Arnaldo Mussolini' (2), fratello del Duce, ma la proposta non passò al vaglio della Società Storica Lombarda, il quanto il personaggio non risultava defunto da dieci anni, come voleva la legge. Allora, con delibera n. 72 del 14 dicembre 1935, la denominazione fu mutata in 'Adua', in consonanza con un momento glorioso della campagna d'Etiopia che, proprio ad 'Adua', in quei mesi le truppe italiane avevano rivendicato la vittoria in un luogo che era stato tragico per gli italiani il 1° marzo 1896.
E' una delle poche vie che, denominate durante il Ventennio fascista, ha mantenuto tale denominazione anche dopo il 25 aprile 1945.

NOTE
1- GRASSI Paolo fu Luigi e Giuditta Bonomi, nato il 30 gennaio 1879 ad Inveruno, possidente, fu eletto in Consiglio Comunale il 23 luglio 1899. Fu assessore anziano durante la 1° guerra mondiale e fino al 1919. Le sue figlie Virginia e Rita – come risulta dai mastrini del Sutermeister inediti – il 5 maggio 1954 donarono al museo archeologico di Legnano placchette di teste leonine di probabile origine celtica, monete romane, un grande bronzo, una impugnatura di specchio d'epoca romana, un anello con gemma incisa.
2 – La scuola di Via Acerbi a Castano Primo porta ancora la dedicazione ad Arnaldo Mussolini