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Oberdan Guglielmo

Oberdan Guglielmo


Collega la Via Matteotti a Via Buonarroti e fu denominata nel 1932 (prima era una Via privata) al tempo dell’urbanizzazione di tale parte del territorio turbighese. Triestino, apostolo dell’italianità, si oppose all’incalzante slavismo che voleva impadronirsi dell’anima della città. Nel 1882 moriva Giuseppe Garibaldi che, negli ultimi anni, aveva sognato di combattere la sua ultima guerra – magari legato al suo cavallo – per l’annessione all’Italia di Trento e Trieste e dell’Istria. Fu allora che l’Austria, per proclamare il suo dominio su Trieste, organizzò una Grande Esposizione che non trovò corispondenza con gli abitanti già animati dalla fiamma dell’irredentismo. Il 17 settembre 1882 era prevista la visita dell’imperatore Francesco Giuseppe e Oberdan partì da Roma diretto a Trieste. A seguito della denuncia di un delatore fu arrestato in quanto trovato in possesso di due bombe. Processato e condannato, il 20 dicembre 1882 Guglielmo Oberdan fu impiccato al grido di ‘Viva l’Italia’, ‘Viva Trieste’. Dal suo esempio i figli di Trieste presero forza e l’italianità fu fecondata e difesa nell’ombra, fino al 1915, quando si prospettò la possibilità di andare contro all’Austria. Fu allora che la Venezia-Giulia mandò a combattere i suoi figli migliori in memoria degli ideali ai quali Guglielmo Oberdan aveva dato al vita.