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Sabotino

Sabotino


Collega la Via Col di Lana con la Via Paolo Tatti e la sua denominazione risale al primo dopoguerra ed è frutto dei legami che si strinsero tra Pietro Badoglio e il nostro paese. Durante il Ventennio era stata chiusa la contrada che attraversava la proprietà Sainaghi e aperta la Via Sabotino che collegava la Via Col di Lana alla Via Tatti, allora a fondo chiuso (fu aperta sulla Via Fredda solamente negli Anni Cinquanta, difatti manca ancora oggi il marciapede di raccordo che invece c’è sulla S. Vincenzo).

La conquista della cima del Sabotino, durante la prima guerra mondiale, aveva portato il 46enne Pietro Badoglio al culmine della carriera: Luigi Capello, che allora comandava il VI Corpo d’Armata, lo fece promuovere ‘generale’ e, successivamente, gli fu affidata la guida del XXVII Corpo d’Armata, quello che sarebbe stato coinvolto nella disfatta di Caporetto. La verità su tale evento non è stata ancora definitivamente chiarita dagli storici, ma le responsabilità di Badoglio non sembrano essere di poco conto. Ciò nonostante Badoglio fu nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel 1919, Maresciallo d’Italia ‘per meriti di guerra’ nel 1926. Non solo, ma nel 1928 Vittorio Emanuele III motu proprio lo elevò al rango di ‘Marchese di Sabotino’. Non si capisce come mai la Repubblica - così solerte nell’opera di ‘defascistizzazione’ - abbia mantenuto il nome del maresciallo comandante della guerra d’Etiopia, aggiunto a quello di Grazzano dove Pietro Badoglio era nato nel 1871 e dove morì nel 1956 (una raccolta di firme per togliere il toponimo nel 2016 non ha avuto successo). Il maresciallo d’Italia, senatore e Capo del Governo dal 25 luglio 1943 all’8 giugno 1944, nominato oltre che marchese del Sabotino, duca di Addis Abeba. Fu Lui, l’8 settembre 1943, alle 19.45, a comunicare via radio che “ Il Governo italiano…impari lotta, …soverchiante potenza avversaria…richiesta di armistizio al generale Eisenhower”.

Negli Anni Trenta Pietro Badoglio veniva spesso a Turbigo-Nosate. Invitato dal cav. Marzorati per andare a cacciare al ‘Turbigaccio’. In una di queste ‘fauste’ occasioni fu scattata la foto che pubblichiamo, nella quale si riconoscono i maggiorenti del tempo e sullo sfondo la scritta ‘W Badoglio, Viva il marchese di Sabotino’! E per ‘render grazie’ al generale gli fu dedicata una Via turbighese…

FOTO di circa un secolo fa, eccezionale dal punto di vista storico, dove si riconoscono le facce dei notabili turbighesi che danno il benvenuto a Badoglio…