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Torrione (del)

Torrione (del)


Da Via Vittorio Veneto a Via Milano passando davanti al Cimitero fu denominata con delibera del Consiglio Comunale del 12 agosto 1961. Una parte della Merluzzina al cimitero (così era chiamata all’inizio del Novecento), quella che costeggia ‘La Selvaggia’, fu donata da Carlo Bonomi al Comune.

Per tale generosa offerta il sindaco Giambattista Paratico donò, alla morte dell’artista, parte dell’area cimiteriale (chiamata ‘piazzetta del Nazareno’) per la sua sepoltura, tra i bronzi della Crocifissione del Cristo (tomba Merlo), sulla quale svetta la possente figura del Redentore dove, recentemente, è stato fotografato Vittorio Sgarbi alla scoperta dell’arte del nostro concittadino.

Oggi la Via ‘Al Torrione’, con le due scalinate che scendono in Via Michelangelo Buonarroti, anch’esse progettate da Carlo Bonomi, è l’arteria principale per giungere al Cimitero prima del quale si incontra il ‘Torrione’, il ‘Monumento ai Caduti’, sempre progettato da Carlo Bonomi. Era la torre dell’acquedotto (che a Turbigo fu realizzato negli Anni Trenta) e Lui pensò bene di ricavarne un monumento eccezionale.

FOTO La torre dell’ex acquedotto trasformata in un ‘Monumento ai Cadutiì dal genio di Carlo Bonomi