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LE SCULTURE DI CARLO BONOMI

Turbigo può considerarsi un museo a cielo aperto, grazie alla presenza di numerose sculture di Carlo Bonomi (1880-1961), poliedrico artista, poco conosciuto rispetto alla grandezza e all’intensità delle sue opere. Bonomi nasce a Turbigo e conosce fin da ragazzo la fatica del lavoro agricolo e artigianale. Dal 1898 al 1904 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove conosce molti artisti tra cui Castiglioni, Barilli e Carrà. Desideroso di entrare in contatto con altri ambienti, si trasferisce a Roma, poi a Budapest e Vienna. Dal 1905 al 1907, con l’amico Pio Solero, frequenta l’Accademia di Monaco, respirando il fervore artistico dell’epoca, l’influenza dell’arte simbolista, preraffaellita, l’arte sociale e poi realistico-espressionistica. Drammatica per Bonomi è l’esperienza nella Prima Guerra Mondiale: arruolatosi come volontario non dimenticherà mai la sofferenza dei soldati. Tornato a Turbigo l’artista si dedica alla pittura e all’architettura, ma è soprattutto nella produzione scultorea che riconosciamo lo stile del maestro: le sue figure sono maestose ma allo stesso tempo essenziali e umili. La purezza delle forme suggerisce la nobiltà di spirito dei soggetti, ritratti sempre in atteggiamenti operosi o in raccoglimento religioso. Le opere del Bonomi sono visibili in piazza San Francesco, in piazza Carlo Bonomi, al Monumento dei Caduti e presso il Cimitero.