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LE CENTRALI IDROELETTRICHE

Nell’estate 1902 la Società Lombarda per l’Energia Elettrica stava tracciando in fretta il Canale Industriale per costruire, dopo Vizzola (inaugurato nell’ottobre 1901 da Vittorio Emanuele III), l’impianto idroelettrico di Turbigo”. Con queste parole, un cronista del tempo registrò la data di nascita in Turbigo dello sviluppo industriale legato all’energia. Fu così che, nel settembre 1904, le acque del Naviglio Grande furono deviate dall’alveo secolare e fatte defluire nel nuovo canale, dove avrebbero prodotto una rilevante forza motrice (10 MW) nella centrale successivamente dedicata a Guglielmo Castelli. Nel 1922 entrò in funzione un’altra centralina, chiamata “il Turbighetto” (900 KW), primo esempio in Italia di impianto idroelettrico comandato a distanza. Nel 1928, inoltre, l’area vicino al Naviglio fu scelta per l’insediamento di una centrale termoelettrica a carbone da 30 MW che ancora oggi utilizza l’acqua del Naviglio per il raffreddamento dei condensatori. Nel 2015 è stata rimessa in servizio la conca originaria della centrale Castelli, che collega il Canale Industriale e il Naviglio Grande per consentirne la navigabilità, grazie alla collaborazione del Consorzio Villoresi con l’Amministrazione Comunale.