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IL PONTE E LA DOGANA AUSTRIACA

Il ponte seicentesco, realizzato nel 1606 in sostituzione di quello precedente in legno, si presenta a tre arcate in mattoni a vista, retto da due robuste pile in blocchi di granito, i cui archi hanno mantenuta intatta nel tempo la loro monumentalità. Nel 1889 quando l’attuale via Roma divenne strada provinciale, si rese necessario allargare l’arcata, sul lato del paese, per meglio utilizzare l’alzaia della riva sinistra, lungo la quale venivano trascinati i barconi. Nel 1968, per risolvere il problema legato alla strozzatura della strada si procedette ad affiancare al ponte una nuova struttura in cemento armato. Nei pressi del ponte sono visibili i resti dell’antica Dogana Austriaca, che ricorda la posizione di confine di Turbigo tra la Lombardia e il Regno di Sardegna, dove si fermavano le diligenze per essere sottoposte ai controlli daziari. Gli edifici adiacenti alla Dogana sorgono sul sito che si può ipotizzare essere stato occupato in epoca altomedioevale dal cosiddetto Castellaccio, una fortificazione posta a difesa della strada che dal borgo di Turbigo scendeva al porto sul Ticino. L’area della Dogana era ricca di numerose osterie dette bettole, dai nomi curiosi: al Segno dell’Annunciata, della Stella, dei Tre Re, l’osteria della contessa Porzia Landi Gallarati.