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Bagotta (Via e Vicolo)

Bagotta (Via e Vicolo)


Da Via Sant’Uberto a Via Torino è stata denominata con delibera del Consiglio Comunale del 12 agosto 1951, in occasione del censimento. Si tratta di un toponimo antico (è documentata sin dal Settecento), probabilmente legato alla produzione di un certo tipo di coltivazione agricola, come scriviamo qui sotto. L’inizio della Via, indicato nella foto, è segnato dai corpi di fabbrica di vecchie concerie ormai in disuso, il cui recupero edilizio è problematico.

Dall’aver consultato, all’Archivio di Stato di Milano, fondo ‘Mappe’ le seguenti segnature: ‘Fondo Mappe piane c. 3292’ (relative al Catasto Teresiano del 1722); ‘Fondo Mappe piane c. 1723 (relative al Catasto Lombardo-Veneto del 1856); ‘Fondo Mappe arrotolate 2° serie c. 1336 (del 1722 ridisegnata); ‘Catasto’ c. 8675 (relativa al 1856), possiamo dire che, alla metà dell’Ottocento, c’era la seguente viabilità: 1 - Strada regia o provinciale per il porto da una parte e per Castano dall’altra; 2 - Strade comunali: del Camposanto; dei Novarigo; costa dell’Arbusta; Monteruzzo: Contrada Fredda; del Convento; di Sant’Anna (nel ‘700 c’è ancora una cappelletta sul confine con Robecchetto); del Mulino; Praderie; della Gatta; dei Bari (è la strada per Lonate, oggi Via Matteotti). Ben poche erano le strade comunali del tempo; 3 - Strade consorziali: delle Brughiere; del Ponte Vecchio; dell’Arbusta; alla Caterina (?); Santa Maria; Valle Bagatte (o Bagosta); del Ponte di Turbigo.

FOTO L’entrata di Via Bagotta da Via Sant’Uberto