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Bainsizza (Via e vicolo)

Bainsizza (Via e vicolo)


Denominata nel 1932, collega Via Matteotti a Via Patrioti e ricorda nel nome una vicenda della prima guerra mondiale. L’altopiano della Bainsizza – oggi in territorio sloveno - nell’agosto 1917 è stata una conquista pagata a caro prezzo dalle truppe italiane, dove persero la vita anche dei turbighesi. Difatti, dei 46 Caduti del primo conflitto mondiale, il soldato Enrico Garavaglia, appartenente al 58° Rgt. Fanteria, perse la vita il 27 agosto 1917, per ferite da pallottola di un fucile austriaco, proprio sull'altipiano di Bainsizza.

La Via comprende le cosiddette ‘Case Fanfani’, frutto di una legge che aveva l’obiettivo di incrementare l'occupazione operaia agevolando la costruzione di case per i lavoratori". Grande promotore dell'iniziativa fu l'allora ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Amintore Fanfani, tanto che, successivamente, il piano nei commenti giornalistici venne spesso denominato "Piano Fanfani".

L'intervento gestito dall'INA-Casa voleva favorire, oltre al rilancio dell'attività edilizia, anche l'assorbimento di un considerevole numero di disoccupati e la costruzione di alloggi per le famiglie a basso reddito. Molti hanno definito l'intervento come ispirato alle teorie economiche di Keynes.

FOTO Le ‘Case Fanfani’ di Via Bainsizza, costruite negli Anni Sessanta del secolo scorso