Vai al contenuto della pagina.
Regione Lombardia
Accesso ai servizi
Comune di Turbigo
Cerca
Sezioni principali
Aree Tematiche
L'Amministrazione
Vivere Turbigo
» Vivere Turbigo
» Le vie di Turbigo
» Doria, famiglia nobile
Aree Tematiche
+
CENTRO SPORTIVO
Ambiente e territorio
Bandi, concorsi e atti
Servizi alle famiglie, sociali e assistenziali
Imposte, tariffe e finanze
Lavori pubblici, urbanistica e patrimonio
Salute
Polizia locale e sicurezza
Servizi scolastici
Commercio ed imprese
Cultura
Viabilità e trasporti
Associazioni
Sport
Elezioni
Servizi demografici
Organi di consultazione
Comunità energetiche rinnovabili
L'Amministrazione
+
Sindaco
Giunta
Consiglio
Amministrazione Christian Garavaglia Sindaco (17/05/2016 - 04/10/2021) - in carica dal 17/05/2016 al 04/10/2021
Uffici e Riferimenti
Orario Uffici
Commissioni Consiliari Permanenti
Regolamenti
Statuto
Segretario
Amministrazione trasparente
Vivere Turbigo
+
Come raggiungerci
Galleria fotografica
Il Comune in breve
Il territorio
La storia
Arte e cultura
Principali manifestazioni
Ricette
Pannelli Turistici
Le vie di Turbigo
I Bonaparte a Turbigo
Le Amministrazioni Comunali
Doria, famiglia nobile
osta il località ‘Belvedere’, collega la Via Landi con la Via De Cristoforis e fu denominata con delibera n. 68 del Consiglio Comunale del 29 settembre 1985. Già nella Turbigo ottocentesca esisteva una Via dedicata ai Doria-Landi (oggi chiamata Via Castello), in memoria dell’antico feudatario.
I Doria entrarono nella storia turbighese in occasione dello sposalizio della principessa Maria Polissena Landi (1608-1679) con il principe Gian Andrea II Doria (1607-1640) avvenuto in pompa magna a Venezia nel 1627. In questo modo il feudo di Turbigo, già in possesso dei Landi, passò all’illustre casata genovese. Una serie di controversie giuridiche, riferentesi ai diritti feudali, misero in discussione il possesso del feudo, ma alla fine passò a Gio. Andrea III Doria (1653- 1737) che, sposando Anna Phamphili, aveva concentrato nelle sue mani le ricchezza dei Doria di Genova, dei Landi di Piacenza e dei Pamphili di Roma. Tutto ciò con l’aiuto di cardinali e Papi che si erano succeduti nelle tre famiglie in questione.
Gio. Andrea III Doria era, al suo tempo, l’uomo più ricco d’Italia e forse anche per questa ragione riuscì a vincere la causa con la Regia Camera spagnola - caso più unico che raro – e a farsi assegnare il feudo turbighese. Un personaggio notevole che, un certo W. Kleckner di Loano, ha studiato per tutta la vita inseguendo il suo ritratto che andò disperso nella seconda guerra mondiale a seguito dei furti perpetrati dai tedeschi.
Nei primi decenni del Settecento il principe possedeva a Turbigo ben 1327 pertiche di terreno nella zona compresa tra Via Corridoni e Via Libertà, indicata nel Catasto Teresiano come ‘La Vignaza’, oltre al castello, l’osteria al Segno dell’Annunciata e il molino del Pericolo.
Ultimo ‘Signore di Turbigo’, ancora nel 1784, fu Andrea IV Doria Pamphili Landi (1747-1820), principe regnante – come si diceva allora – del casato. Fu lui che cominciò a vendere la grande proprietà, come d’altro canto fecero anche gli Arese di Robecchetto, ai cosiddetti ‘borghesi’, facenti parte della nuova classe sociale in forte ascesa.
Stemma Doria-Landi-Pamphili (nel centro quello dei Doria)
Indietro
Vivere Turbigo
Come raggiungerci
Galleria Fotografica
Il Comune in Breve
Il territorio
La storia
Arte e cultura
Principali manifestazioni
Ricette
Pannelli Turistici
Le vie di Turbigo
I Bonaparte a Turbigo
Le Amministrazioni Comunali
Comune di Turbigo
Contatti
Via Roma 39
20029 Turbigo (MI)
C.F. 86004290150 - P.Iva: 05068900157
Telefono:
+39 0331899143
E-mail:
PEC:
IBAN Tesoreria Comunale: IT 71 C 05696 50230 000007200X06
Girofondi Banca d'Italia: 0180784
Codice Univoco: UFL9YA
Contatti D.P.O.
PEC:
Adamo Crotti Tel. 035 335929
Uffici e orari
Numeri utili
Trasparenza
Amministrazione trasparente
Link utili
Regione Lombardia
Seguici su
Newsletter
Privacy
Note legali
Dati monitoraggio
Come fare per
Dichiarazione di accessibilità
Credits
© Comune di Turbigo - Tutti i diritti riservati