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Fermi Enrico

Fermi Enrico


Collega Via Milano con Via Nosate. Costeggia il canale Industriale fino al territorio del Ponte di Castano. Fu denominata dal Consiglio Comunale con delibera 120 del 28 settembre 1971. La costruzione delle Case ‘Gianella’ - negli anni Cinquanta del secolo scorso - spinse in avanti la Via fino a interessare anche la Ticinera (un tempo territorio di Castano) che oggi comprende una zona industriale del paese. Diversamente dall'altro Premio Nobel per la fisica, Guglielmo Marconi, ‘fascista in tutti i sensi’, al quale Turbigo ha dedicato un’altra Via, Enrico Fermi, premio Nobel per la Fisica nel 1938, non fu d’accordo con la nuova politica imboccata dall'Italia (leggi razziali, la moglie era ebrea) e colse l'occasione - una volta ritirato il premio a Stoccolma - per ‘fuggire’ negli Usa dove lavorò alla realizzazione della prima bomba atomica.

Nei pressi dell’intersezione di questa arteria con la Via per Nosate c’era l’antica chiesetta di San Pietro, più o meno dov’è oggi la Villa Seratoni, nell’area della quale fu scoperta, al tempi della costruzione, una necropoli con tombe a camera – documentata da padre Virginio Martinoni - sui coppi della quale era ‘stampato’ un sole splendente.

Buona parte dell’attuale Via Fermi delimita la zona industriale del paese (adiacente a quella incentrata su Via Dante) dov’erano impiantate parecchie concerie (delle quali sono rimasti gli scheletri) e dove, più recentemente, ha trovato spazio una grande tintoria proveniente da Busto Arsizio.

Negli Anni Sessanta del secolo scorso – di fronte alla centrale idrolettrica Gugliemo Castelli – furono innalzati diversi edifici popolari - ‘I Cà dal Gianella’, come abbiamo già detto - in un appartamento dei quali visse anche la scrittrice Laura Pariani: “Laura scrive circondata dall’acqua, abita in una casa con i vetri colorati e le pareti affrescate da lei con le finestre aperte su una strada da dove si vede il Naviglio che scorre” (A. Fiori, L’Unità, 28 ottobre 1996).

FOTO L’inizio della Via Enrico Fermi negli anni Cinquanta del secolo scorso. Si vede la stazione elettrica che distribuiva l’energia della centrale idroelettrica ‘Gugliemo Castelli’ entrata in servizio all’inizio del Novecento.