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Libertà, antica strada per Padregnano

Libertà, antica strada per Padregnano


Già Via ‘Per Cuggiono’ nell’Ottocento, Comune quest’ultimo a capo del Mandamento, che indicava allora una circoscrizione amministrativa rimasta in vigore fino al 1854. Turbigo apparteneva a tale Mandamento, Distretto XIV, che in seguito sarebbe diventato il Distretto IX. C’è ancora la scritta ‘leggibile’ del ‘Mandamento’ sulla casa d’angolo, in alto, in prossimità del guado del Naviglio di Via 3 Giugno.

Prima ancora che indicasse la strada per Cuggiono, le vecchie carte parlano di strada per Padregnano (che nei tempi antichi era un Comune rurale, come Turbigo) e collegava il Castello medievale turbighese del Torriani (XIII secolo) a questo antichissimo centro che, dopo la romanizzazione documentata dai rinvenuti sesterzi, ospitò, nei primi secoli dopo il Mille, un importante monastero fruttuariense.

Gli atti notarili (venditiones ad libellum) rinvenuti da Flavia De Vitt nell’Archivio di Stato di Udine ( pubblicati su Contrade Nostre), hanno permesso di realizzare la carta topografica che pubblichiamo, la quale ci permette di conoscere la configurazione del territorio turbighese, tra Ducento-Trecento, attraversato dalla strada in questione, che vede l’alternarsi della coltivazione della vite e dei boschi fino a Padregnano, località dove si stendevano diversi campi-prati irrigati da risorgive, ma anche da derivazioni d’acqua dal Naviglio. Oggi c’è un grande allevamento di anguille che sfrutta l’acqua delle risorgive, ma il paesaggio non è cambiato granché, se non dalle rovine della città murata di Padregnano che sta cadendo letteralmente a pezzi.

Negli anni Trenta del secolo scorso, la Via fu denominata alla memoria di Michele Bianchi (1882 -1930), primo segretario del Partito Nazionale Fascista (1921-23) per poi prendere l’attuale denominazione (Via Libertà) con delibera delle Giunta Municipale del 13 maggio 1945, indicante la Via che dalla XXV aprile si spinge fino al confine dl Robecchetto con Induno.

ANCHE LE VIE INVECCHIANO E MUOIONO. Questa gloriosa strada, recentemente (2013), a seguito dei lavori di raddoppio in sede del tracciato ferroviario delle Nord è stata chiusa.

FOTO Carta topografica ricostruita con i toponimi e le notizie contenute nelle venditiones ad libellum (XIII secolo) rinvenute da Flavia De Vitt nell’Archivio di Stato di Udine

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