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Ronco (del)
La cascina del ‘Ronco’ - dal quale ha preso il nome la Via - detta anche cascina ‘Bruciata’, denomina una Via posta nell’area (al di là della circonvallazione, sotto lo ‘Scaldasole’) che un tempo apparteneva al territorio di Castano Primo. Il ‘ronco’ è un terreno in cui la vegetazione ad alto fusto fu abbattuta ed arsa al fine di ottenere un campo da coltivare. La cascina di cui parliamo, nell’Ottocento, era una stazione delle diligenze e ancor oggi un affresco segnala l’antico punto di riferimento. Si trova all’estremo nord del territorio turbighese ed è stata denominata con delibera della Giunta Municioale n. 168/1997.
L’esigenza era nata dalla realizzazione di un Piano di Lottizzazione denominato ‘Scaldasole’, di iniziativa privata, che occupò un’area compresa tra le Vie Molinara-Lonate-Scaldasole. Oggi, la Via del ‘Ronco’ congiunge la Via Molinara con la Via Scaldasole, ma comprende anche una diramazione parallela, prospiciente alla Via Molinara che punta all’antica cascina.
Abbiamo detto che questo territorio apparteneva a Castano, i cui confini, fino al 1504, non erano ben definiti e in questa zona c’era solamente una grande brughiera improduttiva. Al tempo erano documentate a Castano quattro cascine: Malpaga, Cornarina, Cantona e Saronna. E’ solo nel periodo del declino spagnolo che dai documenti affiora anche il nostro toponimo, che indica come fosse in corso un’opera di dissodamento di parte della brughiera per ricavarci campi di coltivare.
La prima notizia documentata della cascina Ronco, infatti, è contenuta in un atto notarile del 1666, nel quale c’è scritto che “Battista e Carlo fratelli De Rainoldis” abitavano nella cascina chiamata ‘Ronco’, posta nel territorio del borgo di Castano di proprietà del prevosto Corio (atto rogato dal notaio Dionigi De Magistris q. Antonio il 6 novembre 1666).
FOTO Alla cascina ‘Ronco’ furono rinvenute tombe alla ‘Cappuccina’ del IV secolo d.C. dello stesso genere di quelle rinvenute sulla Via antica che da Castano porta a Turbigo
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