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Il combattimento di Turbigo nel 1800

Il combattimento di Turbigo del 31 Maggio 1800 fu l’episodio decisivo per l’ingresso vittorioso del primo console Napoleone Bonaparte in Milano del 2 Giugno. Il fiume Ticino rappresentava certo un importante ostacolo alla “corsa” delle truppe francesi verso Milano, ma anche il passaggio sul Ponte del Naviglio Grande era considerato inevitabile e difficoltoso: collocato alle porte del paese, il ponte andava conquistato intatto per far passare tutte le truppe. Per questo motivo gli austriaci difesero tenacemente ogni posizione e in quel giorno, il Ponte sul Naviglio Grande fu perso e riconquistato più volte. Solo verso le ore venti, respinto l’ultimo assalto di cavalleria austriaca e circondato il paese, i francesi potevano ritenere davvero consolidata la loro posizione. Nelle memorie di quel giorno si ricordano con sofferenza molti episodi: l’intero paese venne bruciato, i rastrellamenti del nemico interessarono casa per casa, i combattimenti corpo a corpo con le baionette furono lunghissimi. Al comando dei reparti francesi si distinse tra gli altri il generale cisalpino Domenico Pino, che poi diventerà il comandante di Ugo Foscolo. Fu egli a comandare l’attacco decisivo al villaggio di Turbigo facendo numerosi prigionieri. I bollettini militari francesi riportano tra la presenza dei caduti anche il nome di tre cittadini turbighesi. La presenza del Bonaparte a Turbigo è attestata da uno scritto di proprio pugno “On passe toute la journée” nel bollettino di guerra n. 5389 “Pacifications 1800,1802 – Tome III - Foundation Napoléon”. Grazie al libro di Édouard Gachot “Deuxième campagne d'Italie – 1899” sappiamo che si tenne, proprio a Turbigo, il primo consiglio di stato per la rinascita della Repubblica Cisalpina al quale parteciparono il Bonaparte, il consigliere Bourienne e l’ex ministro della guerra Petiet, richiamato appositamente a Turbigo. Dall’esperienza della Repubblica Cisalpina nasceranno i moti e le idee risorgimentali, di tali fermenti Turbigo sarà ancora protagonista 59 anni dopo.

Foto 1 - 

Quadro commemorativo della seconda campagna Napoleonica in Italia.

I protagonisti del combattimento di Turbigo nel 1800

 

Francesi

Austriaci

Napoleone Bonaparte (15-8-1769, 5-5-1821)

presente durante i primi scontri, rimase leggermente ferito, gli austriaci diffusero la voce che fosse rimasto ucciso.

 

Gioacchino Murat (25-3-1767, 13-10-1815)

Ha il comando e coordina in prima linea tutte le operazioni sul Ticino.

 

Jean Baptiste Louis Morin (9-5-1776, 26-3-1814) rimase ferito durante il primo assalto al ponte e per questo fu promosso sul campo capo squadrone di cavalleria dallo stesso Napoleone.

 

Jean-Baptiste Girard (21-2-1775, 27-6-1815)

si “coprì di gloria” a Turbigo resistendo ai reiterati attacchi della cavalleria austriaca.

 

Louis Alexandre Berthier (201-11-1753, 1-6-1815)

stratega della campagna, coordina tutte le operazioni sul Ticino, non fu presente a Waterloo.

Domenico Pino (8—9-1760, 29-3-1826)

Generale italiano, comanda l’attacco decisivo, a tarda sera, al villaggio di Turbigo facendo numerosi prigionieri .

 Johann Ludwig Alexander von Laudon (10-1-1767, 22-9-1822) arriva con i rinforzi a Castano e occupa Turbigo.

 

Josef Philipp Vukassovich (1755, 1809)

è il comandante austriaco in Turbigo.



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