Accesso ai servizi



La battaglia di Turbigo nel 1859

La battaglia di Turbigo del 3 Giugno 1859, preludio della successiva battaglia di Magenta, fu uno tra i primi episodi della II Guerra di Indipendenza Italiana, vittoriosa campagna militare che permise al Piemonte-Sabaudo di annettere la Lombardia e dare inizio alla costruzione dell’Italia. Il Ticino e il Naviglio Grande come 59 anni prima, rappresentavano gli ostacoli principali sulla marcia militare delle truppe franco-sarde verso Milano, capitale del Lombardo–Veneto Austriaco. La presenza della ferrovia piemontese, fortemente voluta da Cavour, permise alle armate alleate di arrivare rapidamente sul Ticino. Un’azione di disturbo portata da Garibaldi obbligò gli austriaci ad arrivare in forte ritardo nei dintorni del Ticino. Questo permise ai coraggiosi cittadini turbighesi, ovvero il parroco don Bossi e il medico condotto dott. Brumatti, di informare correttamente i francesi dell’assenza di forze consistenti austriache in Turbigo. Il paese fu dunque occupato dai francesi nella notte tra il 2 e 3 Giugno “senza colpo ferire” come ricorda il libro “Milano e la Lombardia nel 1859 – Carlo Pagani 1909”. La mattina del 3 giugno qualsiasi resistenza austriaca in Turbigo fu messa a tacere e lo scontro decisivo, diversamente dal 1800 e fortunatamente per i turbighesi, si spostò in piena campagna, tra Turbigo, Castano Primo e Robecchetto. Il libro “Le 1er régiment de tirailleurs algériens, histoire et campagnes per Victoire Duruy”del 1899, riporta l’intero discorso del comandante francese de la Motterouge con il quale sprona i suoi soldati poco prima dell’attacco, terminando con le seguenti parole: «il nemico è davanti a voi, avanti, poco fuoco e tanta baionetta». I combattimenti durarono tutta la giornata, con i francesi che avanzando obbligarono gli austriaci a ritirarsi prima a Malvaglio, poi a Cuggiono, Boffalora ed infine a Magenta, teatro della battaglia decisiva del 4 Giugno 1859.

Foto 1 - 

Quadro commemorativo della battaglia di Turbigo del 1859.

I protagonisti della battaglia di Turbigo nel 1859

 

Franco-Sardi

Austriaci

Napoleone III (20-4-1808, 9-1-1873)

presente a Turbigo, sul sacrato della chiesa di “Turbigo in Su”, consultava le mappe con i suo ufficiali.

 

Vittorio Emanuele II (14-3-1828, 9-1-1878)

presente a Turbigo, concerta con Napoleone III, la famosa divisione dei compiti delle armate alleate che si rivelerà decisiva per l’esito vittorioso della II guerra di indipendenza.

 

Patrice Mac Mahon (13-6-1808, 17-10-1893)

presente a Turbigo in qualità di comandante in capo delle forze francesi, futuro presidente della Repubblica francese, soggiornò presso la casa della famiglia “Combi” in Turbigo.

 

Ernest Charles Vanéechout (4-3-1823, 3-6-1859)

Capitano francese dei "tirailleurs", fu tra i primi a cadere a Turbigo, eroe del risorgimento italiano.

Karl von Urban Kriehuber (31-8-1802, 1-1-1877) comandante austriaco, arriva in ritardo con i rinforzi a Turbigo.

 

Ferencz Jozsef Gyulai (3-9-1798, 1-9-1868)
è il comandante in capo delle forze austroungariche.


Documenti allegati:
Foto 1 Foto 1 (1,18 MB)